Si è spento a 86 anni Jimmy il Fenomeno, eccezionale caratterista della commedia italiana degli anni ’70-’80
Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. In questo caso chi ci ha salutato è stato un vero fenomeno, anzi IL FENOMENO! Classe 1932, Luigi Origene Soffrano, per tutti Jimmy il Fenomeno si è spento quest’oggi in una clinica milanese doveva viveva da diversi anni.
Caratterista dallo sguardo sbilenco, con un tremore nervoso continuo davvero esilarante e con una parlata dialettale che portava dentro di sé tutta Lucera, sua città natale, Jimmy nasce artisticamente nel clan del molleggiato, Adriano Celentano, ma è col cinema che riesce a dare il meglio di sé.
Considerato un vero e proprio talismano per i registi italiani – e successivamente anche per i presidenti di serie A in sede di calciomercato – tutti vogliono farlo apparire all’interno dei propri film, si dice infatti, che un film con una comparsata di Jimmy il Fenomeno, sarà un successo garantito!
Stilare una sua filmografia completa è assolutamente impossibile e ciò sembra essere un caso più
unico che raro nella storia del cinema, non solo italiano. Mai protagonista, sempre comparsa, eppure gli appassionati della commedia scollacciata dei ’70/’80, conoscono a menadito le sue apparizioni, i suoi momenti fatti di urla, tremori, battute tremende, in ogni caso esilaranti.
Non solo cinema, del tipo amato da Tarantino e troppo tardivamente apprezzato dai critici dello stivale, ma anche televisione, tanta televisione, in particolare Drive In di Antonio Ricci, programma simbolo degli anni ’80, qui lo troviamo nelle vesti più varie: da sosia dello Scrondo (altro personaggio mitologico di quell’epoca), a portachiavi vivente della Juventus con tanto di moschettone gigante al collo, poi apparizioni in serie TV come “I Ragazzi della 3C” e tanto tanto altro.
Non abbiamo perso solamente un caratterista, un personaggio di contorno, se ne è andato uno che ha lasciato il segno, uno che viene ricordato nelle conversazioni tra amici, con imitazioni perfette, urla, tremori, sguardi inebetiti, che viene chiamato in causa ogni qualvolta ci sia da ridere: “ahò me pari Jimmy er Fenomeno!”.
Il Cinema lo aveva accantonato, derubricandolo a suppellettile di cellulosa, ma la gente no, la gente lo ha sempre ricordato come un personaggio unico, un vero Fenomeno.
E allora Jimmy, vogliamo ricordarti così: asfissiante con una improbabile giacca a quadri giallo e rossi ne “L’insegnante viene a casa” o vittima di un’iniezione fatta da Gianfranco D’Angelo in “La Soldatessa alle grandi Manovre”, per concludere con l’epico ruzzolone da un dirupo, poco dopo il cartello stradale “caduta matti”, ne “L’Esorciccio”, è così che resterai nei nostri ricordi.
Buon viaggio Jimmy, vai e insegna agli angeli a tremare urlando “VIVA L’ITALIAAAA!”