Il 16 Agosto 1977 il mondo diceva addio a Elvis, ma tanti sono ancora i dubbi sul suo decesso. E soprattutto: c’è stato un decesso?
Dopo l’ennesima esibizione, il cantante ritornò a Memphis per riposare e dedicarsi ad un nuovo tour, che avrebbe dovuto iniziare attorno alla seconda metà di agosto. Il 16 agosto, poco dopo mezzanotte, egli tornò a Graceland e, nonostante avesse già assunto un’abbondante dose di barbiturici, rimase sveglio sino alle prime ore del mattino, intrattenendosi con la famiglia e il suo staff, rilassandosi e curando gli ultimi dettagli del concerto che si sarebbe dovuto svolgere a Portland, l’indomani. Alle ore 4:30 del mattino egli si mise al piano, per suonare due canzoni gospel e il brano country Blue Eyes Crying in the Rain, l’ultimo pezzo che abbia mai cantato. Mezz’ora dopo si ritirò in camera per cercare di riposare prima della partenza ma, non riuscendo ancora a dormire, decise di assumere un’ulteriore dose di barbiturici.
Alle 9:30 prese il libro intitolato A scientific search for the face of Jesus, scritto da Frank O. Adams, e si diresse verso la stanza da bagno. Dopo 4 ore, alle 13:30, venne rinvenuto agonizzante nella stessa stanza dalla compagna Ginger Alden, che diede immediatamente l’allarme, quindi in un’ambulanza il cantante fu trasportato al Baptist Memorial Hospital, ove giunse alle ore 14:56, ma tutti i tentativi posti in atto allo scopo di rianimarlo furono inutili. Alle 15:00 dello stesso giorno ne fu dichiarata ufficialmente la morte, a causa di un attacco cardiaco, all’età di 42 anni.
TROPPO MAGRO
Re incontrastato delle teorie complottistiche, Elivis morì all’età di 42 anni a causa di un infarto, il corpo fu ritrovato 16 agosto 1977.
Una foto del suo funerale destò il sospetto: poteva essere lui nonostante la corporatura non ritraesse proprio le ultime misure del RE? Troppo magro dicevano, troppo perfetto, non poteva essere lui, non poteva essere il vero Elvis. Oggi il re del rock avrebbe (o ha?) 82 anni.
SEGNALAZIONI
Secondo le leggende – che moltissimi fan considerano verissime – Elvis avrebbe inscenato la sua morte per fuggire da un mondo che non lo rispettava più. Oppure, a seconda delle versioni, per scappare alle “attenzioni” di chi avrebbe voluto fargli pagare il fatto di aver speso la sua popolarità al servizio di cause pacifiste e anti-razziali o, più semplicemente, l’aver introdotto l’esplicito ammiccamento erotico nelle sue esibizioni. Le segnalazioni di presunti Elvis, dal ’77 a oggi, si sprecano. .
ERA UN ALIENO?
Da non dimenticare la teoria secondo la quale il “Re del rock”, fosse stato di natura aliena. E che una volta raggiunto il successo, abbia deciso di tornare al suo pianeta d’origine. Tale ipotesi viene citata anche durante lo svolgimento delle scene finali del film Men in Black e si fa riferimento ad essa anche in una canzone interpretata dal complesso dei Dire Straits dal titolo Calling Elvis.
VIVE A CUBA
Meno malvagia è quella che vedrebbe Elvis nascondersi a Cuba, dove avrebbe concesso un’intervista ad un fotoreporter statunitense, svelando tutti i dettagli.
La presenza del cantante oltre che a Cuba viene avvistata un po’ in tutto il mondo.
HA FESTEGGIATO I SUOI 82 ANNI CON I FAN
Ultimamente i filosofi della cospirazione, hanno segnalato la sua presenza a Greceland, in occasione della cerimonia per il suo 82esimo compleanno (08 gennaio 2017). A rivelarlo ci sarebbe una foto di un uomo anziano, con barba, capelli bianchi, occhiali scuri e cappellino in testa, presente nella tenuta di Memphis proprio nel giorno della cerimonia. Il volto dell’uomo si ritiene somigliante al quello di Elvis, anzi sarebbe stato analizzato da uno speciale software, che avrebbe comparato come sarebbe la sua faccia oggi. Ebbene, secondo il programma, la possibilità che quell’uomo sia veramente Elvis Presley è del 90% . Inoltre alcuni internauti, si sono soffermati su alcune persone che si vedono sullo sfondo, ritenute guardie del corpo, ingaggiate per proteggere il “Re del rock”.
E’ FUGGITO DAL SUCCESSO
Dopo la scomparsa del cantante si diffuse immediatamente una notevole quantità di singolari, svariate e fantasiose illazioni, che contribuirono alla nascita e al successivo consolidarsi di una particolare leggenda metropolitana, che gode di un certo credito.
Tali illazioni all’epoca sostenevano che il cantante non fosse realmente deceduto, ma che in realtà fosse ancora vivo e vegeto e che la sua dipartita altro non fosse stata se non l’attuazione di una singolare messa in scena, posta in essere allo scopo di consentirgli una specie di fuga definitiva dall’esistenza troppo logorante che egli, ormai totalmente schiavo dello show business, era stato costretto a condurre sino a quel momento e della quale era ormai stanco.
PROTETTO DALLA FBI
Un’altra ipotesi è quella secondo la quale la scomparsa del cantante fu in realtà l’esito inevitabile del suo inserimento forzato in un programma posto in atto dal Federal Bureau of Investigation (FBI) e riguardante la “protezione dei testimoni”.
Fra le più strane storie che sono nate anche grazie a quella particolare aura di mistero che ha sempre gravitato attorno al personaggio, non va poi dimenticata quella che gli attribuisce anche il suo coinvolgimento nel complotto che nel corso degli anni sessanta ebbe come conseguenza l’omicidio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy.
HA FATTO LA COMPARSA
Uno degli avvistamenti più strani da parte dei complottisti che credono che Il Re sia ancora tra noi ha a che fare con il classico film di Natale del 1990 Mamma ho perso l’aereo.
A metà del film c’è una scena in cui il personaggio interpretato da Catherine O’Hara, esausta dopo vari rocamboleschi tentativi di tornare a casa dal figlio che si è dimenticata lì (da cui il titolo), sta discutendo con l’addetto di una compagnia aerea al bancone dell’aeroporto di Scranton.
Dietro di lei, sopra la sua spalla sinistra, si intravede un uomo barbuto in giacca e dolcevita che esprime la propria frustrazione per la lunga attesa con una serie di espressioni non-verbali. Quest’uomo, secondo molti, è interpretato da Elvis.
ALI ED ELVIS
C’è una fotografia scattata nel 1984 all’ex campione dei pesi massimi di pugilato Muhammad Ali e Jesse Jackson.
Esattamente chi è che l’uomo in sottofondo?
ALTRE PROVE:
- Due ore dopo l’annuncio ufficiale del decesso, un uomo, il quale, stando a quel che si dice, assomigliava in modo stupefacente ad Elvis, avrebbe comprato un biglietto per Buenos Aires, pagato in contanti e usato il nome John Burrows, uno pseudonimo cui Elvis aveva più volte ricorso.
- V’è un errore nel nome inciso sulla tomba di Elvis. Il suo vero nome è Elvis ‘Aron’ Presley, non ‘Aaron’. Il padre non avrebbe permesso che accadesse una cosa simile. Alla nascita di Elvis, commisero un errore ortografico nel trascrivere il suo nome sul certificato di nascita e Vernon fece di tutto per correggerlo.
Era molto importante per la famiglia Presley. Volevano fargli capire che ‘Aron’ era parte di Garon (secondo nome del gemello di Elvis morto appena nato). Perché quello sbaglio sul sepolcro? Alcuni dicono che Elvis non volesse opporsi al destino.
- La dichiarazione di Tom Parker, manager storico del divo, al funerale di Elvis: “Elvis non è morto. È morto solo il suo corpo. Teniamo alto lo spirito. Manteniamo Elvis vivo”. Questo messaggio è stato interpretato dai fan accaniti come “ehi signori, Elvis è ancora vivo”.
- Il giorno dopo la morte di Elvis, una donna, Lucy De Barbon, sua ex fiamma, ricevette una rosa via postale. Sul biglietto v’era scritto che la rosa era un dono di “El Lancilot”, soprannome con cui lei chiamava Elvis e che nessun altro conosceva. Non si possono spedire fiori da morto.
- La star prima di morire ha salutato i suoi amici e ha modificato il testamento togliendo qualche suo familiare. Questi gesti sarebbero la prova che Elvis stesse organizzando tutto: fuga e finta morte.