E’ stata una mossa vincente quella di Sport Mediaset, che avrà la moglie di Mauro Icardi, Wanda Nara come opinionista tv nel programma Tiki Taka condotto da Pierluigi Pardo in onda il lunedì in seconda serata su Italia 1 a partire dal 3 settembre.
Questa l’intervista di Alberto Brandi, direttore di Sport Mediaset rilasciata al Corriere della Sera. Nessun commento da parte di Mauro Icardi.
Com’ è venuta l’ idea di portare Wanda Nara a Mediaset?
«È sempre stato un pallino, avremmo voluto coinvolgerla per il Mondiale. Wanda ha mostrato grande disponibilità, era incuriosita dalla possibilità di un rapporto continuativo. Tiki Taka le è subito interessato. Siamo curiosi di vedere come andrà, è una ragazza intelligente e pronta alla sfida».
Che ruolo avrà a Tiki Taka: più soubrette alla Belen o più opinionista?
«Opinionista. Wanda è una sveglia, non ha peli sulla lingua, è un foglio bianco, dice quel che pensa e questo funziona. Capisce di calcio, lo vive ogni giorno».
Come l’ ha presa Icardi? Collaborerà anche lui?
«Durante la trattativa non è mai stato nominato, a noi interessava Wanda. L’accordo è per un contratto annuale. Ci siamo trovati al momento giusto. Lei è famosa in Argentina, in Italia ha il desiderio di imporsi non solo come moglie di Icardi. Se ne dicono tante su di lei, ma è una donna di spettacolo, molto intelligente. L’abbiamo apprezzata dal primo colloquio e trovato l’ intesa in una settimana».
Chi ci sarà con lei a Tiki Taka oltre a Pardo?
«Mi immagino già i duetti tra Wanda e Giampiero Mughini. Anche Ciccio Graziani farà parte del programma».
Wanda è il nuovo acquisto, ma Sport Mediaset rilancerà anche tanti programmi storici, primo tra tutti Pressing. Si può sostituire un mito come Raimondo Vianello?
«No, davvero è inimmaginabile. Di Vianello oggi non ce ne sono in giro. Dal 2 settembre la domenica sera condurrà Pardo, con Giorgia Rossi. Ci saranno anche Elena Tambini, Andrea Pucci, Ciro Ferrara e Bernardo Corradi».
Il Mondiale in chiaro è stata una scommessa, l’accelerata sui programmi sportivi in chiaro è una strategia che segue il successo dell’estate?
«Sul Mondiale eravamo ottimisti, ma i risultati ci hanno sorpreso. È stato bravissimo Pier Silvio Berlusconi a crederci per primo dimostrando grande fiuto televisivo. C’ era un po’ di sana preoccupazione per non averlo mai fatto, per i tempi stretti, per la mancanza dell’ Italia: la Coppa del Mondo senza azzurri è stata invece vissuta con più serenità, anche dal pubblico. Dopo tanto tempo un operatore unico è riuscito a offrire tutte le dirette in chiaro. Per il nostro gruppo lo sport è importante e c’ è fame di calcio in chiaro».
Pressing e Tiki Taka dove si vedranno?
«Pressing andrà in onda dal 2 settembre la domenica in seconda serata su Canale 5. Per le prime due giornate di campionato ci sarà Aspettando Pressing, con Giorgia Rossi. Andare sulla rete ammiraglia è un segnale importante, rende bene l’ idea di quanto l’ editore ci creda. Pressing è un marchio rimasto nell’ immaginario collettivo e c’ è sempre più voglia di riscoprire certi brand.
Tiki Taka, arrivato al sesto anno grazie al grande lavoro di Claudio Brachino, è una sfida vinta e resterà su Italia 1, al lunedì sera. In più c’ è il Tg Sport Mediaset che raddoppia con due edizioni. Continuiamo nel solco della tradizione dei programmi sportivi in chiaro. Mediaset ha cambiato il linguaggio e il modo di raccontare non solo il calcio, ma anche il Giro d’ Italia e e il Motomondiale».
Pressing può essere un prodotto ancora attuale?
«La domanda che mi sono sentito porre più spesso quest’ estate non è stata chi prende questa o quella squadra, ma dove si vedranno i gol. Si vedranno tutti insieme la domenica sera su Pressing. Il format ricalca quello del passato, ma è innovativo. Grande spazio al posticipo, alle partite del sabato e domenica, alle voci dei protagonisti. Il calcio sarà per tutti e in chiaro».